UPA: il mercato pubblicitario italiano nel 2020 perderà il 17%

È  la previsione che emerge dalla survey effettuata in queste settimane dall’associazione presieduta da Lorenzo Sassoli de Bianchi tra i suoi associati

La contrazione del mercato pubblicitario, nel 2020 rispetto all’anno precedente, sarà pari al 17%. È questa la previsione che emerge dalla survey effettuata in queste settimane tra i suoi associati da UPA, l’associazione che riunisce i più importanti investitori pubblicitari in Italia.

UPA: il mercato pubblicitario italiano nel 2020 perderà il 17%
Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente di Upa

“Si tratta di una previsione che riguarda soprattutto il settore del largo consumo (alimentari, bevande, cura della casa, cura della persona), mentre per i beni durevoli (ad eccezione dell’auto) e i servizi (ad eccezione dell’industria alberghiera) le previsioni potrebbero essere migliori di circa un punto – ha commentato Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente di UPA -. La contrazione degli investimenti pubblicitari riguarderà soprattutto i grandi investitori (che investono oltre 80 milioni l’anno) e i piccoli (che investono fino a 5 milioni l’anno), mentre i medi e medio grandi (40-80 milioni l’anno) ridurranno i loro investimenti in comunicazione in misura inferiore”.

Ma la situazione appare meno negativa rispetto alle previsioni iniziali. “Gli effetti dell’emergenza sanitaria – prosegue il presidente dell’associaizone – hanno inciso pesantemente nei due mesi del lockdown, mentre già da maggio assistiamo a una progressiva ripresa che dovrebbe portare a una chiusura d’anno tutto sommato meno negativa delle attese.”

UPA: il mercato pubblicitario italiano nel 2020 perderà il 17% ultima modifica: 2020-07-02T15:55:23+02:00 da Redazione

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