Salta la COP26, le Meltdown Flag diventano protagoniste di una protesta digitale sullo scioglimento dei ghiacci

Lanciato un anno fa, il progetto Meltdown Flags torna oggi attivo per protestare contro il disinteresse generale – tra covid, elezioni Usa, crisi economica e sociale – per lo scioglimento dei ghiacciai.

Ideata dall’agenzia Serviceplan insieme agli esperti di scienze ambientali di Meter e allo studio di design Moby Digg, l’iniziativa utilizza dati e design per portare all’attenzione del grande pubblico l’emergenza climatica, attraverso la rielaborazione delle grafiche delle bandiere nazionali: gli effetti del riscaldamento globale e il conseguente ritiro dei ghiacciai sono visualizzati nelle bandiere riducendo la proporzione del colore bianco.

Come si può notare nelle immagini sotto, la situazione dell’Italia è particolarmente critica.

Fino al 19 novembre, le bandiere così rielaborate saranno dunque al centro di un’attivazione digitale negli stessi giorni in cui avrebbe dovuto svolgersi a Glasgow la Conferenza delle parti delle Nazioni Unite, COP26, rimandata a novembre 2021 per covid.

I progetti sui ghiacciai per ogni paese sono stati raccolti da Meter, Unesco, Nasa e dalle università di Zurigo e Innsbruck. Tutte le bandiere possono essere visualizzate qui, insieme ai dettagli del progetto ‘Meltdown Flags’.

Salta la COP26, le Meltdown Flag diventano protagoniste di una protesta digitale sullo scioglimento dei ghiacci ultima modifica: 2020-11-10T11:51:50+01:00 da Redazione

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