Ruolo sempre più forte per Auditel. Irrobustisce l’impianto di ricerca e investe sulla blockchain

Abbraccia un tempo più lungo la relazione annuale di Auditel del 2021 che si muove lungo 3 direttrici: tecnologia, contesto competitivo e regolamentazioni

Il 2020 sarà ricordato come l’anno in cui l’Italia ha compiuto un gigantesco balzo in avanti sul fronte della digitalizzazione, per l’affermarsi di un contesto competitivo fatto di concentrazioni e asimmetrie e per la necessità di un ruolo più forte delle autorità di regolamentazione in Europa.

Andrea Imperiali, presidente Auditel il cui incarico è stato da poco rinnovato, ha riassunto così le tre direttrici di lavoro lungo cui si svolge la relazione annuale Auditel che quest’anno abbraccia anche un tempo più lungo.

Andrea Imperiali, presidente di Auditel

Il presidente Auditel si è soffermato sulla diffusione di nuovi modelli di business per lo streaming non più solo basati sugli abbonamenti ma che puntano anche alla pubblicità e sullo squilibrio tra globale e locale che “non è un level playing field. Non stiamo assistendo a una normale e normata competizione. Semmai vediamo consolidarsi, giorno dopo giorno, condizioni di concorrenza asimmetriche e sempre meno eque e uniformi”.

Moneta elettronica. Imperiali ha anche ribadito i contenuti del piano industriale e della governance di Auditel definendo la rilevazione digitale avviata da giugno 2019 come la “moneta elettronica che consente trasparenza e tracciabilità delle transazioni in contrapposizione all’uso del contante praticato dal mondo nativo digitale”. Rilevazione digitale che fornisce un’infrastruttura fondamentale per la digitalizzazione del paese “prestandosi a numerose potenziali funzionalità pubbliche” e che costringe gli OTT “a inseguire in termini di trasparenza, verificabilità, rispetto delle normative e delle regole di mercato”.

Il presidente Auditel non ha mancato di sottolineare che “la Total Audience è una chimera cui lavorano tutte le società di rilevazione a livello internazionale”, ma per Auditel “è solo questione di tempo”, ringraziando editori TV e investitori pubblicitari che hanno sempre sostenuto il progetto agendo “in una logica di sistema”.

E se la UE ha indicato la rotta a difesa della democrazia digitale, Auditel vuole dare il suo contributo incardinando il proprio ruolo super partes con una serie di innovazioni: la notarizzazione dei dati dati d’ascolto della TV mediante tecnologia Blockchain, la certificazione ISO 9001, il Codice Univoco di tracciamento per tutti gli spot video, il Data Lake che consentirà l’incrocio tra dati censuari e campionari, il riconoscimento automatico di audio e video, la brand safety per gli inserzionisti TV, strumenti che “valorizzano la tecnologia proprietaria di Auditel, garantiscono l’indipendenza e la piena trasparenza dei processi di misurazione, la verificabilità e la riproducibilità dei dati, la qualità e la credibilità della nostra intera attività”.

Un processo evolutivo, quello di Auditel, “che non sarebbe stato possibile senza il contributo di Agcom”, ha aggiunto Imperiali, e a cui Auditel darà il proprio contributo nell’indagine conoscitiva relativa ai servizi offerti sulle piattaforme online avviata nel febbraio scorso.

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Ruolo sempre più forte per Auditel. Irrobustisce l’impianto di ricerca e investe sulla blockchain ultima modifica: 2021-05-25T12:49:18+02:00 da Redazione

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