‘Le voci che non senti’: Tita per CGIL racconta le storie dei lavoratori attraverso brani hip hop

L’agenzia lancia il progetto sfruttando la concomitanza del Festival di Sanremo

Continua la collaborazione tra Tita e la Camera del Lavoro di Milano, la più grande sede sindacale nazionale.

L’agenzia milanese, infatti, ha realizzato un nuovo progetto, dedicato questa volta al racconto della realtà dei lavoratori e dei rappresentanti sindacali dopo un anno di pandemia.

L’idea è dare voce a un mondo che ha poco spazio sui media, ma che è al centro della vita di ogni giorno: i rider che consegnano i pasti, gli addetti delle pulizie negli ospedali, chi lavora nei supermercati.

‘Le voci che non senti’: Tita per CGIL racconta le storie dei lavoratori attraverso brani hip hop

L’iter creativo è stato graduale, come racconta Giuseppe Mazza, direttore creativo dell’agenzia: “Qualche settimana fa abbiamo intervistato alcuni delegati sindacali. Volevamo capire come hanno vissuto la pandemia sul lavoro. Ma le loro erano qualcosa di più che semplici testimonianze. Erano delle storie del nostro tempo. E allora abbiamo pensato di usare un linguaggio del nostro tempo”.

I racconti dei delegati sono così diventati, attraverso un accurato lavoro di montaggio e campionamento, altrettanti brani di hip-hop. E quale miglior momento per diffonderli che il Festival di Sanremo?.

Nasce così il progetto “Le voci che non senti”, compilation audio che raccoglie tre brani intitolati rispettivamente “Davide, rider”, “Elena, addetta alle pulizie”, “Luisella, cassiera”. Le tracce si appoggiano su altrettanti video ambientati simbolicamente sui luoghi di lavoro.

La campagna è pianificata su social e web. I brani sono realizzati da Alex Mercy (producer) e Alessandro Visonà (post-producer).
Head of art Rita Mele, direzione creativa Giuseppe Mazza.

‘Le voci che non senti’: Tita per CGIL racconta le storie dei lavoratori attraverso brani hip hop ultima modifica: 2021-03-04T11:05:38+01:00 da Redazione

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