Analisi Agcom: tornano a crescere i ricavi delle imprese televisive, ma il merito è soprattutto della ridotta evasione del canone

Gli introiti del canone sono cresciuti di 180 milioni dal 2012 al 2016, quelli dei servizi a pagamento sono aumentati di 70 milioni mentre quelli dalla pubblicità, seppur in ripresa dal 2015, segnano nel quinquennio un calo di 160 milioni

Nel quinquennio 2012–2016 i ricavi delle principali imprese televisive sono aumentati di circa 220 milioni di euro: il merito è soprattutto della nuova modalità di raccolta del canone RAI che ha permesso di ridurre il fenomeno dell’evasione.

È una delle principali evidenze del Focus sui bilanci aziendali del settore media pubblicato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Gli introiti del canone sono cresciuti di 180 milioni dal 2012 al 2016, quelli dei servizi a pagamento sono aumentati di 70 milioni mentre quelli dalla pubblicità, seppur in ripresa dal 2015, segnano nel quinquennio un calo di 160 milioni. Relativamente al settore TV – segnala l’Agcom – gli indici reddituali mostrano un trend negativo a partire dal 2013: l’ebitda passa dal 24,9% dei ricavi nel 2013 al 18,3% nel 2016, mentre l’ebit passa dal +1,6% nel 2013 al -3,5% nel 2016.

Per Agcom il trend dimostra che, a livello di settore, le imprese mostrano una certa capacità a generare reddito con le attività core anche se sulla loro gestione gravano oneri diversi (tra cui politiche di ammortamento e accantonamenti vari) tali da deprimerne i risultati finali. Ma sul valore degli indici dell’intero settore incide non poco il modello di business della Rai, con introiti da canone e pubblicità. L’occupazione è rimasta sostanzialmente stabile grazie ai nuovi player – Discovery, QVC Italia, Viacom – che hanno in parte compensato la riduzione dei dipendenti degli operatori storici e delle emittenti locali.

Per quanto riguarda invece il settore dell’editoria, nel periodo osservato 2012–2016, i ricavi complessivi si sono ridotti di quasi 1 miliardo di euro (-16,6%). Tuttavia nel 2016, sia i ricavi complessivi sia quelli domestici sono in crescita, rispettivamente del 7,1% e del 6%.

Tale andamento è in parte riconducibile all’aumento dei ricavi sui mercati esteri (+12,9%), e a una crescita degli introiti pubblicitari (+5%) sul mercato interno che compensano l’ulteriore calo dei ricavi provenienti dalla vendita di copie (-0,6%). L’ebitda, mediamente pari al 6,3% dei ricavi nel periodo 2012–2016, raggiunge il 9,2% nel 2016, mentre l’ebit, con un valore medio di periodo uguale a -4,3%, nel 2016 è tornato su valori positivi (+1,5%).

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Analisi Agcom: tornano a crescere i ricavi delle imprese televisive, ma il merito è soprattutto della ridotta evasione del canone ultima modifica: 2017-12-18T12:39:24+01:00 da Redazione

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