La docu-serie B Heroes di Intesa Sanpaolo replica e raddoppia a sostegno delle startup italiane

Parte il 25 marzo su Sky Uno la produzione che complessivamente è costata 2 milioni di euro

Le startup sono una dose di vitamine per l’economia italiana, per i giovani che possono creare nuova occupazione, per le aziende consolidate che attraverso di esse possono acquisire prospettive e competenze. Una risorsa e un’opportunità, le startup protagoniste della seconda stagione della docu-serie B Heroes, che riparte il 25 marzo, dal lunedì al venerdì, alle ore 18.50 (e in replica il giorno successivo alle ore 12.20) su Sky Uno.

B Heroes non solo ritorna ma raddoppia, 15 puntate contro le 6 dell’anno scorso, per un budget complessivo di 2 milioni di euro. Il progetto ideato da Fabio Cannavale, founder e CEO di Lastminute.com Group, e realizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo è insieme un programma di scouting/accelerazione e programma televisivo, “dove la tv, importante per la visibilità, testimonia quello che accade nel mondo reale. Non c’è invenzione, non c’è fiction – come spiega Cannavale -. Rispetto allo scorso anno siamo passati da Nove di Discovery, dove l’audience media era di 300mila spettatori, a Sky Uno, che ha meno spettatori ma più qualificati e coerenti con la target audience del programma».

Venti le startup selezionate, partendo da oltre 450 iscrizione alle selezioni, appartenenti ai settori di business più diversi e clusterizzate in 4 ambiti, ognuno supervisionato da altrettante aziende partner nelle vesti di ‘supercoach’: A2A S.p.A. per la categoria “Sviluppo sostenibile”, l’IRCCS Ospedale San Raffaele (parte del Gruppo San Donato) per “Salute e benessere”, Jakala per “Tradizione e innovazione”, la sigla di strategia e design Sketchin – Bip Group per la “Trasformazione digitale”.

Tra di esse non solo startup digitali, ma anche prodotti fisici: c’è l’elettrocardiografo per smartphone, quella che rinnova il modo di ordinare e distribuire calzature sportive fatte nelle Marche, quella che trasforma le cerimonie funebri in ricordi gioiosi.

Tante le aziende che hanno scelto si sostenere come sponsor le startup del programma: tra le altre le big tech Google, Amazon Web Service e Facebook, blasonati studi legali come BonelliErede, le società di consulenza EY e McKisney, il Sole 24 Ore e Rds come media partner.

A valutare le startup, i giudici Silvia Candiani, Amministratore Delegato Microsoft Italia, Laurent Foata, Managing Director Ardian Growth e Dina Ravera, Executive Manager, Board Member & Business Angel.

La produzione è a cura di YAM112003, mentre della campagna di comunicazione si occuperanno l’agenzia Combocat per la parte digital e Sky per i promo tv, coordinati da B Heroes.

Per Intesa Sanpaolo si tratta di un’attività che rafforza il legame tra la banca e le startup: ne ha già 2500 come clienti, pari al 25% di quelle censite, a cui eroga prodotti finanziari.

La finale è prevista per il 12 aprile, durante la quale verranno svelate le migliori startup tra le quali quella che si aggiudicherà l’investimento principale di B Heroes, pari a 500mila euro. A seguire, le startup che avranno performato su specifiche aree di business potranno ricevere ulteriori investimenti e/o servizi nel corso della finale. A dimostrazione del fattore ‘accelerante’ del programma è il risultato dello scorso anno: le startup partecipanti hanno raccolto investimenti per oltre 20 milioni di euro.

La docu-serie B Heroes di Intesa Sanpaolo replica e raddoppia a sostegno delle startup italiane ultima modifica: 2019-03-20T13:00:56+01:00 da Redazione

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