Ikea hackera i suoi mobili con accessori stampati in 3D per migliorare la funzionalità per i disabili

McCann Tel Aviv ha firmato la comunicazione mentre il design è opera di Ikea insieme a due associazioni 

Da Israele arriva un esempio di come un’iniziativa di marketing abbia usato la stampa 3D non per produrre gadget inutili ma per migliorare la qualità della vita alle persone disabili.

Insieme alle associazioni non profit Mibat e Access Israel, che operano per rimuovere le barriere architettoniche e rendere più accessibili prodotti e servizi, Ikea ha studiato una serie di accessori che si possono stampare in 3D e, applicati ai suoi mobili e complementi d’arredo, rendono più facile usarli a chi ha problemi di mobilità o si muove su una sedia a rotelle.

Chiamata ThisAbles l’iniziativa ha reso disponibili online i file da stampare, per ora limitati a 13 oggetti: ad esempio dei piedini per alzare la seduta del divano, una maniglia per far scorrere il telo della doccia, un pulsante più grande per spegnere e accendere la lampada da tavolo.

Oltre al video introduttivo, altri contenuti di breve formato spiegano a cosa servono le aggiunte e come migliorano in modo pratico e immediato la vita quotidiana dei disabili.

La campagna è firmata McCann Tel Aviv. Il sito ThisAbles è in inglese e accessibile ovunque.

 

Ikea hackera i suoi mobili con accessori stampati in 3D per migliorare la funzionalità per i disabili ultima modifica: 2019-03-15T11:19:57+01:00 da Redazione

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