La sfida alla micromobilità di Seat tra 5G, interfacce conversazionali, big tech

Al Mobile World Congress nuovi concept di auto e servizi per innovare mobilità urbana e viaggi brevi

Il Mobile World Congress è in questi giorni lo scenario ideale per presentare le sfide alla mobilità del futuro. E Seat – il brand scelto da Volkswagen Group per definire la strategia e i prodotti per la micromobilità urbana – lo sta facendo attraverso una serie di prodotti e servizi compatibili con il 5G  sui quali lavorano la divisione R&D della casa automobilistica insieme a big tech come Google e IBM.

Ieri Seat ha presentato un’app chiamata ‘Mobility Advisor’, ancora in via di sviluppo, che utilizza  IBM Watson Assistant per offrire all’utente informazioni sullo stato del traffico e sulle opzioni migliori per recarsi alla meta, includendo auto, scooter, bici, trasporti pubblici oppure una sana camminata.

Luca de Meo, Presidente di Seat

L’app è stata pensata per funzionare su reti 4G e 5G e con un’interfaccia conversazionale. Può imparare le preferenze dell’utente e dare consigli personalizzati sul percorso. Connessa a IBM Cloud, si adatta in tempo reale alle condizioni esterne siano previsioni meteo, traffico ed eventi previsti in città, come scioperi e manifestazioni che possono influire sulla viabilità. Collaborano al progetto la soluzione di mobilità collaborativa Justmoove (ideata da Seat attraverso il lab Xmoba) e Viewnext, sussidiaria di IBM in Spagna.

Seat ha presentato anche la concept car Minimó,  una 2 posti 100% elettrica e di piccole dimensioni, progettata con un sistema ‘battery swap’ per ricaricare la vettura in pochi minuti con un’autonomia di oltre 100 km. Non dovendo portare le vetture nei punti di ricarica, questo sistema consente di ridurre i costi operativi del veicolo fino al 50%.

Luca de Meo, Presidente di Seat

“Seat Minimó è stata progettata per adattarsi alle piattaforme di mobilità che segneranno il futuro della circolazione in città, dove il traffico sarà limitato e solo pochi operatori saranno in grado di offrire mobilità. La micromobilità, ossia gli spostamenti sotto i 10 km, rappresenta oggi circa il 60% del totale. È un business con un grande potenziale per un fornitore di mobilità come quello che vogliamo diventare. Abbiamo la missione di creare idee e prodotti pensati per i viaggi brevi. Il Gruppo Volkswagen e i suoi diversi marchi utilizzeranno le nostre soluzioni in tutto il mondo” ha spiegato il Presidente di Seat Luca de Meo.

Minimó è anche un veicolo iperconnesso con tecnologia 5G che, attraverso l’Assistente Google di Android Auto, permetterà di interagire con il veicolo tramite il comando vocale. Per migliorare l’esperienza a bordo, Seat e Google stanno collaborando per implementare una soluzione che permetta una connettività più facile, fluida e intuitiva, in modo che il conducente possa utilizzare tutte le applicazioni del telefono direttamente dallo schermo del veicolo.

Una software house proprietaria. Per seguire in prima persona questi progetti e la trasformazione digitale dell’azienda, Seat ha anche annunciato la creazione nel corso di quest’anno di una software house interna con oltre 100 specialisti che l’azienda sta cercando sia internamente che esternamente.

La struttura, con sede a Barcellona, dovrà da un lato spingere verso la trasformazione digitale delle soluzioni IT di tutto il Gruppo, dall’altro rafforzare nuovi modelli di business attorno ai nuovi concetti di mobilità, connettività e digitalizzazione.

Metropolis:Lab Barcelona verrà integrato nel nuovo Centro per continuare a sviluppare soluzioni innovative per la mobilità, mentre gli altri marchi indipendenti tipo Xmoba lavoreranno al suo interno per aumentare le sinergie.

La sfida alla micromobilità di Seat tra 5G, interfacce conversazionali, big tech ultima modifica: 2019-02-27T10:20:14+01:00 da Redazione

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