CASE STUDY – Supermercato24 si posiziona sempre più come l’Uber del grocery per aiutare la grande distribuzione ad andare online in modo veloce

Il modello ricalca quello di Instacart, ma in modo più agile e flessibile, e in Italia – dove la grande distribuzione da 50 anni ripete lo stesso modello di business – ha l’ulteriore valenza di aiutare i retailer ad andare online in modo veloce

supermercato24

Obiettivo

Offrire una risposta a persone che non possono o non vogliono andare a fare la spesa – giovani mamme, anziani e disabili, professionisti con poco tempo, Horeca – e portare innovazione in un segmento molto ricco – l’alimentare fattura ogni anno oltre 140 miliardi, ma il food online solo 575 milioni – ma che innova poco: sono stati questi i punti di partenza di Supermercato24, la start-up più finanziata d’Italia con 3 milioni di euro.

“L’idea è nata da un’esperienza molto personale, avevo necessità di fare la spesa ma non potevo spostarmi da casa”, racconta Enrico Pandian, fondatore e CEO della piattaforma che permette di affidare la spesa a personal shopper e riceverla a domicilio.

Strategia

Prima del lancio – oggi Supermercato24 opera in 18 province di 7 regioni – il servizio è stato testato per 2 mesi a Verona e in poco meno di 4 mesi era già attivo in 5 città con 40 personal shopper. Nessun accordo con le catene della grande distribuzione “perché è il cliente a scegliere l’insegna e il punto vendita”, spiega Pandian (ma sono esclusi i discount), 700 shopper che decidono quando e se lavorare e la consegna della spesa in 1 ora al costo di 4,90 euro sono tra i punti di forza della piattaforma.

Esecuzione

Supermercato24 si posiziona sempre più come “abilitatore della grande distribuzione” aiutando i retailer a fare meglio eCommerce sfruttando le muove forme di logistica in sharing economy. “Il punto è che i retailer non vogliono andare online, son 50 anni che fanno, bene, il loro lavoro e non vogliono cambiare paradigma, passando dagli immobili alle piattaforme online e ai big data”, sostiene il fondatore di Supermercato24 che riconosce solo Esselunga come unico competitor, però presente in un minor numero di province, ma è ora insidiata da Amazon che da luglio consegna la spesa per le insegne Unes e NaturaSì.

Se i personal shopper sono in maggioranza uomini – Pandian assicura che sono più bravi a fare la spesa – gli utenti sono principalmente donne dai 35 ai 45 anni, e l’81% ripete l’acquisto. Il servizio è accessibile anche da chi non ha un computer a disposizione grazie agli ordini telefonici (che costano 1 euro al minuto). Chi ha fretta ha a disposizione anche un carrello veloce, con i prodotti più acquistati, già pronto per la consegna. Chi invece ripete più spesso gli acquisti può fare un abbonamento da 8,90 euro al mese per le consegne.

Risultati

La piattaforma registra un tasso di crescita del 15%, ha 300mila utenti registrati e prevede di chiudere il 2016 con 5 milioni di fatturato. Al di là dei risultati economici, l’esperienza evidenzia che la spesa online non un’abitudine solo per grandi città: dice Pandian che “la città che genera più ordini non è Roma, né Milano, né Torino, ma un centro di media grandezza”, a testimonianza che la domanda è più che pronta e quello che finora è mancato è l’offerta. Supermercato24 fa profitti su ogni consegna, il 75% delle quali è in giornata, il fresco rappresenta il 40% del carrello, lo scontrino medio è 3 volte superiore rispetto a quello tradizionale e ci sono pochissime promozioni, sottolinea il fondatore.

CASE STUDY – Supermercato24 si posiziona sempre più come l’Uber del grocery per aiutare la grande distribuzione ad andare online in modo veloce ultima modifica: 2016-12-02T16:07:20+01:00 da Redazione

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