Burger King gioca con il gusto dell’orrido: un Whopper in decomposizione comunica la rimozione dei conservanti

Al via campagna globale di Burger King che comunica la novità, per il momento disponibile solo in Usa ed Europa

Burger King ci ha abituati a una comunicazione irriverente e fuori dalle righe, ma stavolta ha sfidato il tabù per eccellenza per un food brand: rendere il proprio cibo disgustoso. Però si tratta di Burger King, quindi sappiamo che se l’ha fatto c’è sotto una buona ragione. Il brand ha infatti avviato una campagna globale che comunica il raggiungimento di un traguardo eccezionale: la rimozione dei conservanti artificiali dal panino Whopper nella maggior parte dei paesi europei e in alcuni mercati degli Stati Uniti. In più sono stati eliminati coloranti e aromi artificiali dai principali menù con panini e contorni. Entro fine anno questo trattamento verrà esteso a tutti i negozi della catena.

La campagna – che ci ricorda un po’ l’opera Still Life di Sam Taylor-Wood – mostra un Whopper che, giorno dopo giorno, marcisce fino a ricoprirsi di muffa nel giro di poco più di un mese. Alla fine l’annuncio della rimozione dei conservanti e additivi artificiali dai prodotti e la frase “The beauty of no artificial preservatives”.

A molti l’operazione ricorderà l’effetto opposto ottenuto nel lontano 2004 dal regista Morgan Spurlock in un esperimento mostrato nel documentario Super Size Me, nel quale alcuni prodotti di McDonald’s venivano abbandonati in un vaso e non marcivano. E niente, è successo che, senza nominarlo e senza mostrane loghi e mascotte, anche stavolta Burger King è riuscito a mettere alla berlina il concorrente.

“Nei ristoranti Burger King crediamo che il cibo vero sia più buono. E’ per questo che abbiamo lavorato duramente per rimuovere i conservanti, i coloranti e gli aromi artificiali dal cibo che serviamo nei paesi di tutto il mondo» spiega Fernando Machado, Restaurant Brands International Global Chief Marketing Officer.

Le agenzie coinvolte nella campagna in America ed Europa sono David Miami e Ingo Stockholm.

Burger King gioca con il gusto dell’orrido: un Whopper in decomposizione comunica la rimozione dei conservanti ultima modifica: 2020-02-20T11:19:12+01:00 da Redazione

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