Ben & Jerry’s va oltre le condoglianze e attacca l’ideologia suprematista

Sono tantissimi i brand e le aziende che hanno preso posizione contro il razzismo e la violenza dopo l’assassinio di George Floyd a Minneapolis, ma le parole più incisive risultano a oggi quelle pubblicate da Ben & Jerry’s.

Il brand di gelati di Unilever non è certo nuovo all’impegno sociale, il più delle volte attraverso campagne divertenti e colorate. Stavolta non c’è nulla da ridere e la lettera pubblicata dal brand colpisce per la lucidità con cui identifica le cause di questo dramma sociale: il suprematismo bianco, che affonda le sue origini nella tratta degli schiavi e oggi si infiltra nelle istituzioni.

“L’assassinio di George Floyd è il risultato di una brutalità inumana della polizia perpetuata dalla cultura della supremazia bianca. Quel che è accaduto a George Floyd non è il risultato di una mela marcia; è stata una conseguenza prevedibile di un sistema e di una cultura razzista e che sin dall’inizio ha trattato i corpi neri come un nemico”.

Questo uno stralcio della lettera che continua con quattro impegni che il brand si prende per contribuire a smantellare l’ideologia suprematista e prevenire la violenza “sponsorizzata dallo stato”: in sintesi si rivolge ai politici, presidente Trump in testa, perché prendano le distanze da tale ideologia e dai gruppi che la promuovono; chiede al Congresso di approvare la legge H.R. 40 per creare una commissione di studio sulla schiavitù e la discriminazione, le loro conseguenze, i gruppi che le sostengono ancora oggi e apportare rimedi; si impegna a supportare l’appello della famiglia di Floyd per creare una task force per l’eliminazione della violenza razziale, incentivare la responsabilità della polizia e migliorare il sistema giudiziario; chiude un appello al Dipartimento di Giustizia per potenziare la divisione dedicata ai diritti civili e contrastare gli abusi.

Tra i brand intervenuti sulla questione c’è anche McDonald’s che si accoda alla denuncia delle violenze della polizia e degli assassinii seguiti ai fatti di Minneapolis con lo spot ‘One of us’. Ideato da Wieden + Kennedy New York, riporta i nomi delle 7 persone uccise mentre erano disarmate nell’ultima settimana e rilancia un messaggio di solidarietà alle vittime, alle loro famiglie e ai manifestanti. Sul fronte pratico, l’azienda ha donato 1 milione di $ alle associazioni per i diritti civili National Urban League e NAACP.

Approccio simile anche per la campagna anti-stereotipi 56 Black Men, ideata dal fotografo e opinionista Cephas Williams, che ha lanciato il film ‘Let’s Not Forget’ per ricordare tutte le persone di colore assassinate negli ultimi anni. Clear Channel la diffonde in UK su tutti i suoi schermi di digital out of home.

Ben & Jerry’s va oltre le condoglianze e attacca l’ideologia suprematista ultima modifica: 2020-06-05T10:45:19+02:00 da Redazione

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