Serim lancia le vending machine cashless e accompagna il debutto del caffè in grani Nescafé nel consumo on the go

La prima macchina cashless che accetta solo carte e Satispay è alla fermata Porta Venezia del Passante di Milano

Contante bandito dalle nuove vending machine installate da Serim alla fermata Porta Venezia del Passante di Milano che, per la prima volta in Italia, accettano solo carte e pagamenti mobile. La prima è stata presentata ieri mattina sul 2° binario insieme ai partner Nescafé e Satispay. Come spiega Bruno Mazzoleni, Presidente di Serim, togliere il contante dai distributori automatici porterà solo vantaggi sia ai clienti che all’azienda: insomma, non si rischierà più di vedersi ‘mangiare’ i soldi dalla macchinetta perché se l’erogazione si inceppa il pagamento non viene accettato e si evitano abusi e manomissioni. In definitiva, si riducono i costi di gestione e migliora l’esperienza degli utenti.

Andrea Allara, Chief Business Development Officer di Satispay, Bruno Mazzoleni, Presidente di Serim, Alessandro Bottazzi, Beverage Manager Nescafé

«Abbiamo un pubblico vastissimo, dai 13 ai 90 anni, a cui dobbiamo spiegare come funzionano le nuove macchine. Per questo nei prossimi giorni del personale dedicato assisterà nelle ore di punta i clienti nelle transazioni – spiega Mazzoleni -. Con le prime due macchine (la seconda verrà installata a giorni sul 1° binario) testeremo la risposta delle persone e sulla base di queste miglioreremo le prossime».

Per acquistare snack e bevande basta selezionare il numero del prodotto desiderato e avvicinare la carta al sensore contactless. Per pagare con Satispay basta aprire l’app di pagamenti mobile, scannerizzare il QR code che si trova sul distributore, digitare il prezzo del prodotto sul telefono trasferendo alla macchina un credito da utilizzare immediatamente, senza il problema del resto perché il distributore prende solo quanto serve.

Anche per Nescafé si tratta di un’importante novità: insieme ai distributori cashless debutta nel canale vending il caffè in grani Nescafé, lanciato 2 anni fa e fin ora riservato al solo canale HoReCa. «Abbiamo pensato di portare nella distribuzione automatica un’offerta di caffè di qualità agganciandola all’innovazione del pagamento e dell’esperienza di consumo» spiega Alessandro Bottazzi, Beverage Manager di Nestlé Professional Italy.

Il caffè in grani, visibile dietro il vetro della macchina, viene macinato al momento e rilascia un’aroma che si diffonde non appena si apre lo sportello. «Il 60-70% del consumo è del classico caffè espresso ma abbiamo anche pensato a un menù completo di bevande calde per rispondere alle richieste di chi si aspetta qualcosa di più elaborato – continua Bottazzi -. Dopo questo debutto abbiamo intenzione di espandere questa offerta premium in contesti adeguati: in primo luogo la rete di trasporto pubblico, ma anche università e smart office dove possiamo incontrare il nostro target: consumatori attenti all’innovazione, sempre in movimento e connessi. Non necessariamente Millennial, il target è molto allargato: basti pensare che all’estero il consumo on the go rappresenta una quota del 10-15% dei consumi totali di caffè. L’Italia è molto più indietro ma Milano, poco alla volta, si sta adeguando a questo trend internazionale».

Serim lancia le vending machine cashless e accompagna il debutto del caffè in grani Nescafé nel consumo on the go ultima modifica: 2020-01-10T11:06:57+01:00 da Redazione

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