Lorenzo Cefis. Le case di produzione tornino ad essere partner di clienti e agenzie, non semplici fornitori

di Lorenzo Cefis, CEO, executive producer e partner di Filmmaster Productions

Lorenzo Cefis
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Oggi più che mai le case di produzione sentono l’esigenza di ricompattare il mercato per tornare ad essere una forza significativa e ascoltata nella catena della comunicazione; per farlo c’è bisogno di essere uniti come comparto e dare delle regole di convivenza, di ingaggio e di rispetto che tutelino innanzitutto il cliente e la qualità del lavoro di tutti.

E’ proprio in quest’ottica che si sta pensando alla nascita di un’associazione che possa essere garante e interlocutore e che permetta al comparto di fare fronte alle numerose difficoltà che sta attraversando il mercato.

E’ fondamentale tornare a fare cultura della produzione in un momento in cui il ruolo della casa di produzione è sempre più ingiustamente relegato in una posizione marginale e di fornitura di servizio.

E’ quindi necessario che le case di produzione ritornino al centro del processo come partner chiave di clienti e agenzie e non come dei semplici fornitori.

La casa di produzione gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo dei nuovi  linguaggi di comunicazione, soprattutto in un momento storico nel quale il messaggio audiovisivo (sia che esso sia il classico spot tabellare piuttosto che un content) ha una valenza chiave nella comunicazione e un peso predominante per diffusione e fruibilità.

E’ alquanto curioso che ancora oggi le case di produzione siano le uniche nella filiera a lavorare senza un contratto. Questo tema oramai annoso è auspicabile che venga affrontato in modo serio e risolutivo dalla nascente associazione. Lavorare senza un contratto non tutela nessuno sotto nessun punto di vista a,  cominciare dalle condizioni finanziarie, sulle quali vige una totale arbitrarietà.

E’ imperativo tornare ad essere una forza in campo significativa e rispettata da tutti e facendo fronte comune forse si potrebbe provare a mettere ordine in un mercato oggi troppo frastagliato e disomogeneo. La diversità è un bene perché permette di poter scegliere ma il terreno di gioco deve essere unico e alcune regole base condivise possono solo portare benefici comuni.

Lorenzo Cefis. Le case di produzione tornino ad essere partner di clienti e agenzie, non semplici fornitori ultima modifica: 2016-10-04T12:02:50+02:00 da Redazione

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