Dopo McDonald’s ed Evian, anche Coca-Cola rivede l’approccio a packaging, rifiuti e riciclo

Una dopo l’altra le grandi aziende del largo consumo si stanno ‘accorgendo’ dell’emergenza rifiuti causata dai loro prodotti e stanno avviando programmi per rivedere il loro approccio a packaging e riciclo.

Dopo McDonald’s ed Evian, anche Coca-Cola  rivede l’approccio a packaging, rifiuti e riciclo

Così, nel giro di 3 giorni, dopo McDonald’s ed Evian, si è mossa anche The Coca-Cola Company, che tra l’altro, se non altro per le sue dimensioni, è tra le aziende più contestate per il volume di bottiglie di plastica e lattine prodotte e disperse nell’ambiente dai consumatori. L’obiettivo entro il 2030 è recuperare e riciclare l’equivalente del packaging prodotto dall’azienda, non solo dunque il proprio ma anche tutte le bottiglie e lattine delle altre aziende del settore.
Il programma World Without Waste prevede un investimento pluriennale e si affianca a quello già in corso per realizzare il packaging con materiali riciclati e riciclabili, rivedendo il design, sviluppando resine più evolute con una minor percentuale di plastica e riducendo la plastica usata per produrre ciascuna bottiglia. Entro il 2030, l’azienda stima di riuscire a produrre le proprie bottiglie con in media il 50% di materiale riciclato.
Poco prima di Natale Greenpeace Nuova Zelanda aveva realizzato uno spot che simulava quello dell’azienda per le festività natalizie accusandola di riempire il mondo di spazzatura, con i suoi 110 miliardi di bottiglie prodotte ogni anno.

Dopo McDonald’s ed Evian, anche Coca-Cola rivede l’approccio a packaging, rifiuti e riciclo ultima modifica: 2018-01-22T14:04:25+01:00 da Redazione

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